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Rassegna stampa

 

Notizie ANSA

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Virtuosi si diventa N.76 28/05/2011

Benvenuti nel paese di Bengodi. L’esempio dell’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi è la dimostrazione che le amministrazioni locali, nonostante il federalismo fiscale e i tagli dei trasferimenti statali, possono svolgere, comunque, egregiamente la propria azione nell’ambito territoriale di riferimento anche con dotazioni finanziarie limitate. L’idea nasce nel 2005 grazie all’impegno di Marco Boschini, un giovane assessore del comune di Colorno in provincia di Parma. Il suo è un modello diverso di amministrazione locale, ma non per questo meno efficace. Oggi i comuni che hanno deciso di aderire a questa cordata sono quarantotto, prevalentemente del nord e centro Italia. Solo due i comuni pugliesi: oltre al comune fondatore di Melpignano, ora c’è anche Leverano, sempre in provincia di Lecce. Nessun comune lucano, invece, ha dato finora la propria disponibilità al progetto. Eppure le idee che sostengono la rete di questi comuni sono tutte semplici e fattibili, ma soprattutto permettono un risparmio notevole di risorse. Ecco alcuni esempi. Nel comune di Colorno le lampade votive del cimitero sono state sostituite con quelle a led, alimentate con energia solare, con un risparmio del 90%. In quasi tutte le mense scolastiche l’acqua minerale è stata rimpiazzata con quella “del sindaco”, ossia del rubinetto; questo permette di evitare l’acquisto di 200mila bottigliette di plastica all’anno. In numerosi comuni, inoltre, si vendono detersivi alla spina. L’obiettivo principale è arrivare a produrre zero rifiuti. La raccolta differenziata spinta porta a porta, infatti, raggiunge percentuali prossime all’80%, ossia quattro o cinque volte superiori a quelle di un comune “normale”; questo determina, appunto, un circolo virtuoso poiché crea posti di lavoro e al contempo elimina la possibilità della costruzione di inceneritori. In questi comuni, inoltre, le case si costruiscono sulla base di certificati di efficienza energetica. Altro elemento importante è, infatti, la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Sono, pertanto, incentivate politiche di mobilità sostenibile (car-sharing, bike-sharing, car-pooling, trasporto pubblico integrato, piedibus, scelta di carburanti alternativi). Il filo conduttore di tutte queste attività è, infine, la partecipazione e il coinvolgimento diretto dei cittadini che sono incentivati a collaborare con l’amministrazione. A oltre sei anni dalla nascita di questo progetto i comuni lucani e pugliesi restano totalmente indifferenti, risucchiati sempre più nelle solite beghe locali che avviluppano le amministrazioni su se stesse. Per non perdere l’opportunità di cambiare rotta verso un nuovo modo di amministrare c’è tempo fino al 30 giugno 2011, termine di scadenza per partecipare alla quinta edizione del Premio nazionale dei Comuni a 5 stelle, promossa dall’Associazione dei Comuni Virtuosi e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Al premio possono concorrere tutti gli enti locali che abbiano avviato politiche ecologiche di sensibilizzazione e di sostegno alle “buone pratiche locali” con particolare riferimento alle seguenti categorie: gestione del territorio (recupero aree dismesse, progettazione partecipata, bioedilizia), impronta ecologica della macchina comunale (efficienza energetica, acquisti verdi, mense biologiche), rifiuti (raccolta differenziata porta a porta spinta e riuso), mobilità sostenibile (car-sharing, trasporto pubblico integrato) e nuovi stili di vita (filiera corta, commercio equo e solidale, autoproduzione, finanza etica). Il paese di Bengodi non è più virtuale, ma può diventare virtuoso.

 

Pubblicato sul settimanale Il Resto  N.76 28/05/2011