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Notizie ANSA

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Migranti, una presenza da valorizzare N.68 02/04/2011

“Migranti, una presenza da valorizzare” è il titolo del convegno organizzato dalla Filca Cisl tenutosi nell’aula Magna dell’Itcg “Manlio Capitolo” di Tursi in provincia di Matera. L’incontro, moderato dal giornalista Pasquale Doria della Gazzetta del Mezzogiorno, ha visto la presenza dei segretari generali Filca Cisl Basilicata Franco Pantone e Michele La Torre, del segretario regionale Cisl Giuseppe Amatulli, del segretario generale Cisl Basilicata Nino Falotico, del segretario generale nazionale Filca Cisl Domenico Pesenti, del sindaco Giuseppe Labriola, del vescovo Francescantonio Nolè e del presidente della provincia di Matera Franco Stella. L'appuntamento rientrava tra le cento iniziative promosse a livello nazionale in occasione della settima edizione della “Settimana d'azione contro il razzismo” promossa dall'ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali istituito presso il dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri. Tre le parole chiavi di riferimento: programmare, accogliere e integrare. “MigrAzioni” il gioco di parole slogan del manifesto pubblicitario della manifestazione. La terra natia del poeta Albino Pierro si riscopre terra di migranti nonostante sia stata in passato, ma lo è in parte tuttora, terra di partenze. Come ha ricordato Amatulli in apertura dei lavori sono oltre 400 i rumeni e gli albanesi perfettamente integrati nel tessuto sociale del piccolo centro lucano a fronte di poco più di 5mila abitanti. Negli ultimi otto anni in Basilicata gli stranieri sono aumentati del 12,7%, contro un 8,8% del contesto nazionale. Secondo il XX rapporto Caritas-Migrantes la nostra regione registra un incremento degli immigrati da 3mila a circa 14mila unità. I paesi di provenienza sono prevalentemente Romania, Albania e Marocco. Gli immigrati prestano la loro attività lavorativa come braccianti agricoli, badanti e operai edili. E’ proprio nell’edilizia che si conta il numero più consistente, circa 2mila. Matera, invece, conferma una presenza cospicua di cinesi, impegnati prevalentemente nell’indotto del salotto. Secondo Pantone per inquadrare correttamente il fenomeno bisogna parlare di oltre 20mila stranieri residenti a vario titolo sul territorio regionale; questi, visti i numeri, potrebbero rappresentare una risorsa più che un problema da risolvere. Possono essere veramente una risorsa, però, solo se integrati in un modello di riferimento caratterizzato dal rispetto della dignità umana e dal dialogo, così come ha ricordato anche il vescovo. Dignità umana fa rima con lotta al caporalato secondo il presidente della Provincia Franco Stella. Dialogo e accoglienza, invece, dovrebbero essere assicurati anche con la disponibilità abitativa, per esempio, nel centro storico di Tursi; questa è il contributo concreto del sindaco Labriola che tra l’altro ha proposto la cittadinanza onoraria al segretario generale nazionale della Filca Domenico Pesenti. Quest’ultimo ha posto l’attenzione sulla condizione lavorativa degli immigrati che spesso svolgono i lavori più umili e perciò si trovano nella condizione d’invisibilità, privati di ogni tutela. Nel corso dell’incontro è stato proiettato, inoltre, un filmato con testimonianze d’immigrati di Palazzo San Gervasio, Tursi e Tolve; proprio da quest’ultimo centro arriva una storia di speranza: Adrian, prete ortodosso, dopo aver lavorato per anni sui cantieri senza permesso di soggiorno e senza assunzione, nel 2007 è diventato responsabile della chiesa ortodossa rumena. La vicenda di padre Adrian sembra una di quelle storie da sogno americano d’inizio novecento, invece, è avvenuta in Basilicata, terra di emigranti e immigrati vecchi e nuovi, ma forse anche di speranza.

 

Pubblicato sul settimanale Il Resto N.68 02/04/2011