Dio Euro più forte di dio Eolo N.59 29/01/2011
Eolo, il dio dei venti, soffia impetuoso anche sulla Basilicata. 217,83 megawatt di potenza totale, 12 impianti esistenti, 3.011,45 megawatt previsti (di cui 1.300 autorizzabili in base al Piano d’Indirizzo Energetico Regionale), 3.618 torri potenziali. Sono questi i numeri dell’affare eolico in Basilicata. La regione si conferma, infatti, il vero Olimpo per il dio Eolo. Giungono a ritmo incessante le procedure di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) presso gli uffici regionali, soprattutto ora, dopo l’approvazione del nuovo PIEAR; da ultimo: il 20 gennaio è stato presentato lo studio d’impatto ambientale relativo al progetto del parco eolico di Palazzo San Gervasio (PZ), con l’installazione di dieci turbine e una potenza complessiva di venti megawatt; a dicembre scorso, invece, si è stata avviata la procedura VIA per l’impianto eolico di Seta di Calvello-Serra Visciglietta nei comuni di Calvello e Abriola, costituito da quattro aereogeneratori della potenza di due megawatt (otto complessivi). Nei prossimi dieci anni il territorio regionale potrebbe diventare una vera e propria foresta di acciaio con oltre 1.600 torri eoliche, situate anche in contesti protetti e in zone montane rilevanti dal punto di vista paesaggistico. I megawatt prodotti attraverso la sola fonte eolica nei prossimi anni saranno 1.500 e colmerebbero di oltre otto volte il fabbisogno energetico regionale, senza considerare le altre fonti di energia. A braccetto con il dio Eolo si muove, com’è logico immaginare, quello a lui più prossimo, ossia il dio euro, protettore supremo sia dei costruttori sia dei gestori. Per fare un esempio, la Società FRI-EL S.p.a., costruttrice del recente parco eolico di Grottole (ventisette aerogeneratori con 24,65 megawatt) ha investito in questo progetto quasi 70 milioni di euro. Il Comune di Grottole con la costruzione di questo parco eolico beneficerà di un profitto annuale di 100 mila euro per la vendita di energia elettrica. Inoltre, le bollette Enel del Municipio, degli uffici comunali, delle aziende e degli artigiani saranno scontate del 12%; in più il Comune ha ottenuto 150 mila euro per una struttura pubblica a titolo compensativo. Non tutto, però, va a gonfie vele: le turbine, ognuna delle quali produce due megawatt all'ora, si azionano solo con la presenza di almeno 14 metri al secondo di vento e va in blocco se si superano i 25. In sostanza, dunque, a un dio euro forte si contrappone da noi un dio Eolo debole per sua natura. Le velocità medie del vento in Basilicata, infatti, sono piuttosto basse; uno studio dell’ENEA ha individuato nella regione poche località idonee all’installazione di torri eoliche. Il dio euro, però, non vuole sentire ragioni. Gli investimenti nel settore, intanto, si fanno sempre più cospicui, con la speranza che non siano buttati “al vento” per devozione al dio euro. Il dio Eolo ha appena iniziato la sua battaglia, questa volta a favore dei mulini a vento.
Pubblicato sul settimanale Il Resto N.59 29/01/2011