Papaleo e l'oro nero
”Riparti con Eni. Se non partiamo così quando ripartiamo?”. Si presenta così il nuovo spot dell’Eni che da qualche giorno gira in heavy rotation in radio e in tv. Tutti i quotidiani hanno almeno una pagina dedicata. L’iniziativa della società petrolifera si estenderà dal 16 giugno al 2 settembre e permetterà, durante il week end, di fare rifornimento eccezionalmente a 1.60 euro al litro per la benzina e 1.50 per il gasolio per tutti i consumatori che adotteranno la modalità iperself. Prima sorpresa: non tutte le stazioni di servizio aderiranno alla promozione.
Il testimonial “ad hoc”
Seconda sorpresa: l’uomo immagine dello spot è il lucano Rocco Papaleo. Non è una novità e, forse, non è solo un caso. La memoria corre a qualche mese fa, ossia alla telepromozione dell'Eni della durata di due minuti; la società era main sponsor dell’ultima edizione del Festival di Sanremo presentata proprio da Papaleo. La reclame è andata in onda poco prima che apparisse il predicatore Celentano al costo di un milione e settantamila euro. Ancora l’Eni, ancora Rocco Papaleo. Allora tutto sembra ricomporsi come in un puzzle. Lo stesso comico e regista lucano si è autodefinito in occasione del premio conferito dalla sezione locale del Rotary di Potenza come un giacimento petrolifero, augurando la stessa fortuna alla Basilicata. Tutto torna. Il Rocco nostrano è diventato, di fatto, sponsor ufficiale dell’Eni e, indirettamente, delle estrazioni petrolifere. “Business is business“, gli affari sono affari direbbero gli anglosassoni. In verità il vizietto petrolifero ha sempre accompagnato il regista del fortunato film commedia “Basilicata coast to coast” che era stato finanziato dalla Total per 200mila euro. Proprio Total ed Eni sono le due compagnie petrolifere più attive sul territorio lucano nelle attività estrattive.
Chi vince e chi perde
La trovata pubblicitaria, però, ora potrebbe finire davanti all’Antitrust e forse nelle aule dei tribunali con l’accusa di dumping, ovvero quella procedura di vendita a un prezzo inferiore con la conseguenza di ingenerare una concorrenza sleale in questo caso tra le compagnie petrolifere. Certo, la trovata dell’Eni potrebbe dare una boccata d’ossigeno agli italiani che negli ultimi mesi hanno assistito a un’impennata esagerata del prezzo alla pompa della benzina. Su un pieno di 50 litri il risparmio potrebbe essere di 10 euro; per un pieno di un autotreno si spenderebbero 110 euro in meno. Di riflesso, inoltre, si potrebbe generare un ritocco a ribasso anche da parte dei concorrenti dell’Eni. Nel frattempo migliaia di gestori di piccole pompe di benzina chiudono i loro impianti per debiti. Stranamente, intanto, da youtube è scomparso il video con la conferenza stampa di lancio dell’iniziativa capeggiata dall’amministratore delegato della società Paolo Scaroni. Il manager ha sottolineato come questo sconto sia in realtà una perdita per l’azienda: “Ogni litro che sarà venduto in più ci causerà una perdita, ma noi lo consideriamo un investimento reputazionale e commerciale“. Anche questa è pubblicità. Va, però, ricordato che l’80% del petrolio estratto in Italia proviene dalla Basilicata che riceve un misero 7% di royalties; il guadagno, dunque, ancor prima che alla pompa è all’estrazione. Parlare di perdite, dunque, forse è eccessivo. L’attore lucano, invece, ha dichiarato: “Per me questa esperienza è stata una scoperta e un onore. Quando ho ricevuto la proposta - ha detto Papaleo - ci ho fatto dei pensieri, ma nemmeno troppo lunghi, perché in questo momento difficile per il paese in cui c’é molta tristezza in giro ho deciso di aderire”. Il Papaleo salvatore della patria in chiusura dello spot annuncia: “Diamo un passaggio agli italiani”. Si, ma per andare dove? Forse è solo una gag comica, anche perché in una recente intervista ha ammesso candidamente di non avere neanche l’automobile. L’uomo giusto per sponsorizzare l’Eni…
Pubblicato sul settimanale L'Altravoce N. 7 23/06/2012